Dopo mille ricerche e valutazioni, hai scelto finalmente la casetta prefabbricata che fa al caso tuo, perché la reputi funzionale ed esteticamente adatta all’area a cui è destinata.
Tuttavia, prima di procedere con l’installazione della casetta da giardino e vedere finalmente sistemata la tua area outdoor, devi conoscere l’iter burocratico da seguire e le normative da rispettare.
Anche se si tratta di costruzioni in legno o in PVC distanziate dall’abitazione e che talvolta potrebbero non necessitare di basamenti particolari sui quali poggiare, è utile approfondire la questione della normativa in vigore.
Bisogna infatti sapere quali sono i permessi e le autorizzazioni da presentare per installare una casetta in giardino.
Casetta da giardino: normativa e cose da sapere
Anche se si tratta di una struttura prefabbricata, l’installazione di una casetta da giardino deve essere eseguita secondo specifiche norme edilizie, dal momento che si tratta di qualcosa che apporta un cambiamento permanente all’esterno della proprietà.
Chi desidera montare nel proprio giardino una casetta per mettere ordine i propri attrezzi o per creare un piccolo spazio da utilizzare come deposito, deve sapere che sarà necessario ottenere dei permessi e delle autorizzazioni specifici.
Quando si tratta di una struttura di pochissimi metri quadri è necessario procedere presentando una relazione tecnica particolareggiata che mostra quello che si ha intenzione di installare. Ad essa si deve accompagnare un disegno in pianta che serve per mostrare che la casetta verrà installata alla giusta distanza dal confine con le altre proprietà.
Laddove possibile, risulta utile allegare alla relazione di cui sopra anche qualche foto per mostrare il tipo di prefabbricato e le sue caratteristiche.
In poche parole si deve presentare una DIA al comune in cui si trova l’immobile e si devono attendere 30 giorni. Normalmente vale il tacito consenso, pertanto, se non arrivano pareri contrari, il permesso a installare la casetta di legno nel proprio giardino risulta accordato. Per avere una maggiore sicurezza, è possibile richiedere formalmente al proprio comune l’iter per ottenere questo tipo di permesso, così da essere sicuri di non infrangere alcuna regola.
Esistono vincoli comunali che, solitamente, riguardano le dimensioni in pianta ma anche le distanze dai confini e il rispetto dei vincoli paesaggistici e ambientali. Questi sono aspetti che bisogna prendere in considerazione quando si decide di installare una casetta nel proprio giardino, anche se non in muratura, ma in legno o in PVC.
Non servono, tuttavia, calcoli strutturali o antisismici per questo tipo di casetta. Questo perché si fa rientrare questa piccola costruzione entro i limiti specifici dell’edilizia libera.
A tal proposito, però, è necessario ricordare che tali limiti possono variare da comune a comune ed è pertanto necessario capire quelli stabiliti dalla zona in cui è ubicato l’immobile nel cui giardino si desidera inserire la casetta.
Rivolgersi all’ufficio tecnico del proprio comune è quindi uno step fondamentale, prima di procedere con l’acquisto e l’installazione di un prefabbricato.
Per quel che concerne invece le tasse da pagare per una casetta da giardino, è opportuno fare alcune precisazioni utili per chi sta pensando di acquistarne una.
Se si parla di casette molto piccole (nell’ordine, ad esempio, dei 3×3 mt) non ci sono tasse da pagare.
Se, invece, si ha l’esigenza di installare nel proprio giardino delle casette più grandi in termini di dimensioni, che vengono utilizzate come laboratori, dependance o garage bisogna capire quali sono le caratteristiche che determinano un cambiamento dal punto di vista delle eventuali tasse da pagare. Per non commettere errori e per accertarsi che tutto venga eseguito secondo le norme, il consiglio è quello di chiedere a un esperto del settore.
Infine, per avere una visione più approfondita e completa, è possibile consultare il Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia (Testo A).